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martedì 24 settembre 2013

Igienismo Naturale e Tumori

Da ormai parecchi decenni si conduce la lotta contro il Cancro e miliardi sono stati spesi per la ricerca; milioni di persone sono state curate con i metodi tradizionali invasivi- come la chirugia e radioterapia- e tossici - come la chemioterapia e niente al momento sembra essere risolutivo.

Shelton il fondatore dell'Igienismo Naturale spiega in un libro esemplare, Tumori e cancri, quali sono le cause organiche e come guarire da una malattia che e' il risultato di anni e anni di alimentazione e stile di vita errato.
Come e' noto l'Igienismo naturale sostiene che l'unico modo per stare bene e non ammalarsi e' avere cura della propria alimentazione che deve essere naturale  e  non prevedere l'assunzione di carne in quanto i residui metabolici  della carne sono  tossici per l'organismo umano e sono la causa principale dell'innesco dei tumori, come affermato anche da T. Campell in The China Study, il quale sostiene che a parita' di sostanze cancerogene si ammala chi assume prodotti animali come provato da diversi esperimenti e studi di ampissimo raggio.

Shelton spiega mirabilmente l'importanza del digiuno terapeutico quale modo naturale per " digerire " i tessuti malati tramite un meccanismo naturale chiamato "autolisi". L'autolisi e' un meccanismo biologico naturale che permette la riparazione cellulare in maniera sicura e fisiologica.

E' una lettura di grandissima importanza per qualsiasi persona abbia a cuore la propria salute e quella dei propri famigliari.


Per approfondire clicca qui e qui .


Buona lettura.






 

domenica 30 ottobre 2011

Regole di base per una corretta digestione

Ciao,
Una corretta digestione è fondamentale per mantenere una buona salute,
in quanto digerire bene significa assimilare correttamente i principi nutritivi degli alimenti, e una situazione di eccessiva acidità protratta nel tempo può portare alla lunga a seri problemi.
Analizzando il funzionamento del sistema digerente si scopre che esistono combinazione favorevoli e sfavorevoli.
Ecco qui un breve decalogo.

Regole da seguire quotidianamente

-Calorie 

La quantita' di calorie per pasto ha un suo peso, quindi un pasto normale dovrà essere fra le 400 e le 800 calorie a seconda della costituzione, attività fisica e sesso. Per un consumo calorico giornaliero maggiore è meglio fare spuntini fra un pasto e l'altro.Maggiori sono le calorie di un pasto maggiori sono le regole da seguire per le combinazioni.

-Proteine

Non mischiare tipi diversi di proteine, mangiare o carne o pesce o uova o formaggi perchè ogni tipo di proteine necessita di enzimi diversi.
Assolutamente da evitare è la combinazione di latticini e carne.La caseina del latte ingloba le proteine della carne rendendola indigeribile provocando fenomeni putrefattivi.

-Zuccheri e amidi e zuccheri e proteine

Le proteine e gli amidi vengono digeriti nello stomaco ( sarebbe meglio comunque non combinarli nello stesso pasto ) mentre gli zuccheri nell'intestino quindi evitare i dessert  e la frutta a fine pasto.



Regole da seguire in caso di particolari problemi gastrici


-Proteine e amidi


Quando si assume carne lo stomaco secerne succo fortemente acido
che provoca inefficienza nel digerire gli amidi, quindi non associare questi carne e amidi ottimizza la digestione.

-Frutta con amidi e proteine


La frutta contiene acidi che rende difficoltosa la digestione degli amidi e gli zuccheri contenuti nella frutta impedisce la digestione delle proteine.E' buona norma quindi mangiare la frutta lontano dai pasti.


-Alimenti e bevande acide con amidi o proteine


Cibi e bevande acide come aceto, limone, succhi di frutta, frutta acida 
(mele, pere, agrumi), bevande zuccherate e acidule, non andrebbero assunti con gli amidi poiché questi hanno bisogno di un ambiente alcalino; ma nemmeno con le proteine perché inibiscono la secrezione acida.


A presto


  


                                      per approfondire clicca  qui






domenica 23 ottobre 2011

Come farsi le vitamine in casa


Col termine "germogli" intendiamo riferirci ai semi germogliati di cereali, legumi ed altre specie vegetali di cui si utilizza tutto: chicco e germoglio.
I Germogli costituiscono un esempio della straordinaria capacità della Natura di produrre energia, capacità che può essere sfruttata da ogni consumatore per procurarsi a basso costo cibi freschi, ricchi di principi nutritivi come vitamine, enzimi ed oligoelementi, e di facile digestione.
Fin dall'antichità molti popoli utilizzavano quale cibo rigeneratore e terapeutico i grani germinati e i germogli sviluppati e ne hanno tramandato l'uso. Già nel "Pen Tsao" o "Grande Erbario della Medicina Cinese", circa 2700 anni a.C., il germoglio crudo di soia veniva raccomandato per edemi, dolori alle ginocchia, crampi, disturbi digestivi, polmoni "deboli", macchie sulla pelle e malattie del cuoio capelluto.
Sembra anche che i focosi cavalli di Attila ed i veloci destrieri arabi venissero nutriti con semi di frumento germogliato, prima delle occasioni importanti.
Nell'800 e nel 900, sono soprattutto i racconti dei missionari ad informarci sull'uso dei germogli presso le popolazioni della Cina e dell'India.


Le virtù dei germogli

Oggi questo cibo è stato "scoperto" anche da noi occidentali proprio per la sua grande ricchezza nutrizionale: facilissimi da preparare, economici, dai sapori gustosi e svariati, i germogli sono una vera miniera di principi nutrizionali che, soprattutto in questa epoca sovrabbondante di cibi raffinati, sterilizzati, pieni di additivi di ogni genere, costituiscono un fattore di prevenzione e di difesa dei processi vitali dell'organismo. Se consideriamo che il mantenimento ed il potenziamento delle difese naturali dell'organismo, e quindi la difesa e il miglioramento della salute, richiedono innanzitutto un'alimentazione equilibrata e ricca di vegetali freschi e genuini, comprendiamo bene quale importanza abbia il consumo di germogli di semi di vario tipo, quali cereali e leguminose, naturalmente provenienti da coltivazioni biologiche.


I semi di cereali o legumi allo stato crudo sono immangiabili ed indigesti; essi quindi devono essere cotti per renderli commestibili ed assimilabili: il calore, infatti, trasforma gli amidi in carboidrati più semplici, le proteine in frammenti più solubili, e così è possibile utilizzarli per la nostra alimentazione. Con il calore però, la "vita" che è presente allo stato latente nel seme, scompare: infatti, un seme dopo la cottura non è più capace di germogliare.
Invece la germogliazione permette di mangiare crudi quegli stessi semi, fornendo cibi ricchi, vitali e nutrienti, in cui l'energia "potenziale" contenuta nel seme si libera e si trasforma in energia assimilabile dall'organismo.
Il germoglio infatti costituisce un alimento fresco, che si presta ad essere mangiato crudo, ricchissimo di nutrienti quali vitamine, enzimi, oligoelementi, aminoacidi essenziali; è facile da digerire, è privo di scarti poiché si utilizza per intero, è gustoso, è facile da preparare e conservare, ed è anche molto economico poiché dà un'ottima resa.

Vedremo più avanti come fare per prepararli, ma possiamo dire subito che, una volta preparati per la germogliazione, tutto il processo avviene senza che noi si debba intervenire: non c'è da fare nessun lavoro, lavora solo il tempo. Infatti subito dopo che il seme è stato messo in ammollo ha inizio la "germinazione", cioè l'attivazione e la rivitalizzazione del germe del seme, detto embrione, che rappresenta la giovane piantina e contiene in "nuce" tutte le parti essenziali della futura pianta (fusticino, foglioline, radichette). Durante questa fase, quando il germoglio è ancora piccolissimo ed è racchiuso all'interno del tegumento, quindi non ancora visibile, avvengono profonde modificazioni nella struttura del chicco e nella sua composizione biochimica. Man mano che il chicco assorbe acqua il seme si gonfia e il guscio si fessura e il piccolo germoglio incomincia a crescere e a diventare visibile all'esterno come una piccola plantula nella quale, in conseguenza di complesse reazioni enzimatiche, le sostanze di riserva (amidi) del seme, contenute nel tessuto nutritivo all'interno dei cotiledoni, vengono trasformate e mobilizzate, quindi assorbite dall'embrione che si fa via via più grande diventando una "pianta germinativa", il Germoglio, che se venisse piantato crescendo darebbe origine ad una nuova piantina, identica alla pianta madre.
E' proprio durante la trasformazione delle sostanze di riserva che avvengono le numerose e complesse trasformazioni biochimiche, non ancora del tutto chiarite, che danno al germoglio la sua ricchezza di sostanze: esso diventa un vero e proprio scrigno di principi nutritivi, che sono di più facile digestione ed assimilazione da parte dell'organismo; ed ecco perché i cereali e i legumi germogliati sono molto più digeribili - addirittura a crudo - dei semi di origine per cui sono consigliati anche a chi soffre di una cattiva forma gastrointestinale.
Le sostanze di riserva contenute nel chicco sono costituite per gran parte da amidi ed emicellulosa, che sono carboidrati complessi: essi vengono in gran parte trasformati in destrine e maltosio, sostanze più semplici e dolciastre, che danno al germoglio il suo caratteristico e delicato sapore leggermente dolce.

Anche la parte proteica del chicco subisce una trasformazione, infatti le proteine vengono "predigerite" dagli enzimi scomponendosi in aminoacidi, di più facile e veloce digestione e assimilazione, e inoltre i germogli subiscono un aumento in aminoacidi essenziali, così come aumentano anche gli acidi nucleici, i sali minerali e gli oligoelementi, che inoltre vengono a trovarsi in forma organica e quindi più facilmente assimilabili ed utilizzabili dall'organismo, in particolare il ferro, che in forma inorganica è di difficile assimilazione e può dare origine a disturbi gastrointestinali. Le vitamine addirittura subiscono aumenti considerevoli, dal 50% al 100%, e in certi casi anche molto di più, come ad esempio la vitamina A, che può aumentare dopo 72 ore di germinazione anche del 370%. In particolare i germogli sono ricchi di vitamina B12 , cosa che può essere utile, insieme alla ricchezza in ferro, per evitare carenze qualora si segua un'alimentazione vegetariana.
Per dare un'idea della "saggezza" della Natura facciamo solo un piccolo esempio: una tazza media di ceci fornisce, grosso modo, la stessa quantità di proteine di una bistecca, oltre a una buona quantità di sali minerali e vitamine; essi sono però carenti di vitamine B12 e C ma... dopo la germinazione troviamo che queste due vitamine sono aumentate considerevolmente! Tale fenomeno non deve stupirci, infatti è abbastanza logico che nel processo di "rivitalizzazione" del chicco, quale è la germinazione, emergano caratteristiche tipiche dei vegetali freschi, come la presenza di vitamina C.

La preparazione

Da quanto detto emerge chiara l'importanza di destinare una quota della propria alimentazione al consumo di germogli di vari tipi. Vediamo dunque quali semi possiamo far germogliare e come prepararli per ottenere i germogli.
Si possono far germogliare quasi tutti i semi, c'è solo l'imbarazzo della scelta, ma i più indicati e sperimentati sono ilfrumento (o grano), la soia verde, il miglio, i ceci, i fagioli, le lenticchie, il riso integrale, l'avena, il girasole, e qualunque altro seme commestibile la fantasia vi suggerisca.
Bisogna evitare i semi delle solanacee (es. patata, pomodoro) perché contengono sostanze tossiche.
E' preferibile utilizzare semi di coltivazione biologica, quelli cioè ottenuti senza uso di concimi chimici di sintesi, di diserbanti, di anticrittogamici e altri veleni, per ovvi motivi.

Germogli di SoiaIl metodo più semplice per ottenere i germogli, se non si dispone di un germogliatore apposito, è quello di disporre i semi ben mondati e sciacquati in un piatto fondo con dell'acqua, in modo che vi restino immersi; coprirli quindi con un tovagliolo umido e lasciarli a bagno da sei a dodici ore, a seconda della grandezza dei semi. Al mattino i semi vanno risciacquati ancora e disposti nuovamente sul fondo del piatto, così umidi come sono, ma senza aggiungere altra acqua; vanno nuovamente ricoperti col tovagliolo umido e ancora con un piatto rovesciato, e lasciati germogliare.
I semi così predisposi vanno sciacquati due volte al giorno per i primi 2-3 giorni, poi basta una sola volta, ad eccezione dei ceci e della soia che vanno sciacquati sempre due volte, poi sempre ricoperti nel solito modo.
Si ripete il procedimento per 3-5 giorni, a seconda dei semi scelti, finché i germogli avranno raggiunto una lunghezza di 3-4 centimetri, dopodiché si possono scoprire per esporli per qualche tempo alla luce, per far sì che si arricchiscano della preziosa clorofilla (circa 7-8 ore alla luce indiretta, meno se al sole, per evitare che si dissecchino). I tempi di germinazione possono variare al variare della temperatura, oltre che dipendere dal tipo di seme scelto. Utilizzare quantità di semi non troppo elevata, perché si ha un'ottima resa e anche per avere sempre un prodotto fresco e vitale.
La stessa operazione si può effettuare anche con un barattolo di vetro ricoperto con una garza, che va inizialmente riposto al buio, oppure con uno scolapasta sul cui fondo sia stato messo un tovagliolo e ricoperto con un altro.
Una volta ottenuti, i germogli vanno sciacquati delicatamente in un colino, eliminando eventuali bucce libere e semi non germogliati; si lasciano scolare per qualche minuto e si possono mettere in un contenitore di vetro con coperchio (non in busta di plastica!) e, se non si consumano tutti, si possono mettere in frigo dove si possono lasciare anche fino a 6-7 giorni, sciacquandoli però ogni due giorni.

Come utilizzarli

Una volta pronti, i germogli si possono mangiare tal quali, crudi o dopo breve cottura (che però tende ad alterarne la ricchezza vitaminica).
Si consumano da soli, in insalata conditi con un po' d'olio e sale, oppure uniti a verdura o frutta, anche nella preparazione di frullati e puree, o tritati e uniti a maionese fatta in casa, puré o salse di vario tipo, o ancora uniti allo yogurt, aggiunti alle minestre di verdura o agli stufati, pochi minuti prima di servirli a tavola, aggiunti al ripieno dei tortellini, all'impasto delle polpette, come condimento di pasta e riso, eccetera. Come vedete, gli utilizzi possibili sono tantissimi, e sono limitati solo dalla fantasia.

Nella sezione del sito dedicata alle "Ricette della cucina naturale" potete trovare alcune idee per utilizzarli in modo gustoso e nutriente, ma la creatività personale di ognuno di voi potrà inventare sicuramente tanti altri utilizzi.


sabato 15 ottobre 2011

Equilibrio acido/basico perché è importante

Il corpo umano nella sua struttura è alcalino ( basico ) ma nella sua funzione è acido , ovvero produce residui acidi. Fra tutti gli equilibri interni del corpo quello acido basico è il più importante in quanto le nostre cellule necessitano di avere un ambiente leggermente alcalino per funzionare correttamente. Se nell'alimentazione vengono introdotti troppi cibi acidi ( vedi lista nell'archivio del blog ) e o cibi spazzatura come merendine,bibite, cibi confezionati il corpo si trova in una situazione critica e pur di mantenere un ph adeguato sottrarrà al corpo stesso i minerali ( calcio, magnesio, potassio, sodio )  che servono per tamponare l'eccesso di scorie acide, creando una situazione che a lunga scadenza creerà gravi carenze fino a sfociare in malattie croniche e degenerative.
Ingerire l'80 % di cibi alcalini e il 20 % di cibi acidi permette al corpo di utilizzare i minerali provenienti dal cibo anzichè saccheggiare le riserve corporee. 

domenica 25 settembre 2011

Corrette combinazioni alimentari

Qui sotto uno schema delle combinazione corrette e scorrette, tenendo presente che la frutta andrebbe mangiata lontano dai pasti evitando di mischiare la frutta acida/semi-acida con la frutta dolce :

Combinazioni corrette :
Ortaggi e proteine ( non mischiare proteine di tipo diverso )
Ortaggi e cereali
Ortaggi e legumi
Ortaggi e patate
Frutta acida e con altra frutta acida e semi oleosi ( noci nocciole, etc )
Frutta dolce con altra frutta dolce
Frutta semi-acida con altra frutta semi-acida

Combinazioni scorrette :
Proteine fra loro e con cereali e formaggio
Latte e tutti gli altri alimenti ( accettabile con pane e biscotti )
Yogurt e altri alimenti proteici
Legumi e altri alimenti proteici
Legumi e frutta
Cereali con frutta e pane
Frutta acida e frutta dolce/semiacida
Ortaggi e verdura con frutta

lista alimenti alcalini/acidi


Ecco una lista degli alimenti da privilegiare ( alcalini ) e da consumare moderatamente ( acidi ), ricordate la regola dell'80/20 :

Frutta acida
- Arancia         alcalina
- Clementino alcalina
- Mandarino alcalina
- Limone         alcalina
- Pompelmo alcalina
- Ananas         alcalina
- Ribes         alcalina
- Melograno alcalina

Frutta semi-acida
- Fragola alcalina
- Pomodoro alcalina
- Albicocca alcalina
- Mela         alcalina
- Pera         alcalina
- Pesca         alcalina
- Uva         alcalina
- Prugna         acida
- Ciliegia         alcalina

Frutta dolce
- Dattero         alcalina
- Fico         alcalina
- Uva dolce alcalina
- Mela matura alcalina
- Banana alcalina

Frutta secca
- Prugna         acida
- Albicocca       alcalina
- Pera         alcalina
- Mela         alcalina
- Uva         alcalina
- Fico         alcalina
- Banana         alcalina

Frutta neutra
- Melone         alcalina
- Anguria alcalina

Frutta oleosa
- Mandorla alcalina
- Noce secca acida
- Nocciola acida
- Pistacchio acida
- Anacardo acida
- Pinoli         acida
- semi di zucca
 e altri         acida

Verdura
Poco amidacea
- Asparago alcalina
- Zucchino         alcalina
- Broccoli         alcalina
- Cardo         alcalina
- Fungo         alcalina
- Cicoria         alcalina
- Cavolo         alcalina
- Cipollina         alcalina
- Zucca         alcalina
- Cetriolo         alcalina
- Crescione alcalina
- Indivia         alcalina
- Spinacio         alcalina
- Fagiolino         alcalina
- Lattuga         alcalina
- Valerianella alcalina
- Acetosa         acida
- Porro         acida
- Ravanelli alcalina
- Rabarbaro alcalina
- Scarola         alcalina

Mediamente amidacea
- Carciofo         alcalina
- Barbabietola alcalina
- Carota         alcalina
- Sedano rapa alcalina
- Cavolini di Bruxelles alcalina
- Scalogno acida
- Rapa         alcalina
- Cipolla         acida
- Pastinaca alcalina
- Prezzemolo alcalina
- Tarassaco alcalina
- Rutabaga alcalina
- Sassefrica alcalina
- Piselli freschi alcalina

Molto amidacea
- Castagna         alcalina
- Patata         alcalina
- Topinambur alcalina

Cereali
- Avena           acida
- Grano integrale acida
- Mais           acida
- Orzo completo (mondo) acida
- Riso integrale   acida
- Grano saraceno acida
- Segale acida
- Farro acida
- Farine acida
- Pane acida
- Pasta acida

Legumi secchi
- Fave acida
- Fagioli acida
- Lenticchie acida
- Piselli acida
- Soia acida
- Ceci acida

Proteine Animali
- Latte umano  alcalina
- Latte di mucca  acida
- Cagliate di latte alcalina
- Yogurt alcalina
- Formaggio fresco alcalina
- Formaggio semi stagionato acida
- Formaggio stagionato acida
- Uova (tuorlo) alcalina
- Uova (albume) acida
- Carne rossa acida
- Carne bianca acida
- Pollame acida
- Pesce e crostacei acida

Lipidi
- Burro acida
- Panna fresca acida
- Olio di semi acida
- Grassi animali acida
- Avocado  alcalina
- Oliva alcalina

Alimenti vari
- Alcolici acida
- Cacao acida
- Condimenti acida
- Caffè acida
- Spezie acida
- Prodotti da forno di pasticceria   acida
- Zucchero acida
- Pizza acida




Il Ph : come determinarlo

La misurazione del ph urinario e' fondamentale, consiglio quindi di acquistare le striscette reattive per il ph urinario in farmacia e fare almeno la misurazione del Ph della mattina appena svegli. Il vostro ph deve essere uguale o superiore a 7.2.
All'inizio facevo la misurazione del ph la mattina e la sera , ho continuato poi con la misurazione mattutina.
Il ph vi da' un'indicazione sul grado di inquinamento interno del vostro organismo. Vi accorgerete che la mattina dopo una giornata di bagordi il ph scenderà, non drammatizzate ma ritornate in carreggiata, anche l'ansia e la preoccupazione abbassano il ph (acidificano), quindi non piangete sul latte versato !
Sonia